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PARLAMENTO EUROPEO

Nessuna delle Madonne menzionate sul web dalla Madonna di Montevergine alla Madonna dei Femminielli fino alla Madonna di Juta ha alcun riferimento reale o simbolico alla comunità omosessuale.
Queste figure vivono esclusivamente di leggende popolari, spesso fragili e scollegate dalla realtà storica e sociale, simili ai miti di Babbo Natale e della Befana.
Queste figure vivono esclusivamente di leggende popolari, spesso fragili e scollegate dalla realtà storica e sociale, simili ai miti di Babbo Natale e della Befana.
La Madonna degli Omosessuali di Raffaele Ciotola, invece, è l’unica Madonna che porta una chiara e documentata tematica LGBTQ+, radicata nella memoria delle vittime omosessuali del nazismo e nella lotta per i diritti e il rispetto delle persone LGBTQ+.
Confondere o mettere sullo stesso piano la mia opera con queste rappresentazioni equivale a sminuirne l’autenticità, il valore e il messaggio rivoluzionario.
LA MADONNA DEI GAY
Nasce con una chiara e precisa intenzione, proprio legata alla memoria delle vittime omosessuali del Nazismo e alla comunità LGBTQ+, e questo conferisce un valore e una specificità che non devono essere confusi con altre rappresentazioni.
Egregio Signore,
Rispondo al Suo messaggio elettronico indirizzato al Parlamento europeo (PE), in cui chiede di visionare la Sua opera pittorica sul sito da Lei enunciato.
La informo che la consultazione della Sua opera sul sito ha attirato tutta la mia attenzione.
Nel ringraziarLa per il Suo contributo in materia, La prego gradire i miei più cordiali saluti.
Jean-Louis COUGNON
Capo Divisione
Rispondo al Suo messaggio elettronico indirizzato al Parlamento europeo (PE), in cui chiede di visionare la Sua opera pittorica sul sito da Lei enunciato.
La informo che la consultazione della Sua opera sul sito ha attirato tutta la mia attenzione.
Nel ringraziarLa per il Suo contributo in materia, La prego gradire i miei più cordiali saluti.
Jean-Louis COUGNON
Capo Divisione
Parlamento Europeo
Direzione Generale della Comunicazione
Unità "Posta del Cittadino"
Direzione Generale della Comunicazione
Unità "Posta del Cittadino"
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La risposta del Maestro Raffaele Ciotola
La ringrazio per la sua gentile attenzione, mi fa piacere che Lei abbia apprezzato l' Opera Pittorica Simbolica Internazionale " LA MADONNA DEGLI OMOSESSUALI". Essa è dedicata alle vittime omosessuali uccise durante il nazismo. Spero vivamente che il Parlamento Europeo possa darmi l'opportunità di presentare l' Opera in uno stato Europeo,( non solo Europeo) per diffondere il messaggio etico-morale che essa esprime.
Cordiali saluti.
Maestro
Raffaele Ciotola
Cordiali saluti.
Maestro
Raffaele Ciotola
La Madonna degli Omosessuali – Memoria e Resistenza
"La Madonna degli Omosessuali" nasce come un’opera di memoria e giustizia, dedicata alle oltre 50.000 persone omosessuali perseguitate e uccise durante il regime nazista. Questo lavoro rappresenta un tributo sacro alle vittime invisibili di un odio istituzionalizzato, e un invito a non dimenticare mai.
Durante il Terzo Reich, la repressione dell’omosessualità fu particolarmente feroce. La legge più temuta fu la §175 del Codice Penale tedesco, inasprita nel 1935, che rendeva criminali i rapporti tra uomini. Le conseguenze erano devastanti: uomini sospettati, denunciati o accusati venivano arrestati, imprigionati e spesso deportati nei campi di concentramento.
I detenuti omosessuali erano identificati da un triangolo rosa cucito sul lato sinistro del petto, all’altezza del cuore, simbolo di stigmatizzazione, disprezzo e emarginazione. Quel simbolo, visibile tra le divise grigie dei campi, significava isolamento e persecuzione anche all’interno delle prigioni: i portatori del triangolo rosa erano soggetti a trattamenti ancora più duri, violenze, e tassi di mortalità molto elevati.
Parallelamente, le donne considerate “asociali” — tra cui le lesbiche e le prostitute — venivano marchiate con un triangolo nero, segno di esclusione e condanna sociale. Questo triangolo nero indicava la categoria più ampia di persone ritenute “moralmente deviate” o “indesiderabili” dal regime nazista, spesso vittime di arresti, internamenti e torture.
Con La Madonna degli Omosessuali, l’artista Raffaele Ciotola restituisce dignità e sacralità a queste vite spezzate. La Madonna, figura simbolo di protezione e accoglienza, diventa un’icona universale di amore e inclusione, che abbraccia chi è stato escluso e perseguitato, chi ha subito ingiustizie atroci per il solo fatto di amare.
L’opera è parte della corrente artistica Finger Art Ciotola, in cui il volto umano scompare e viene sostituito da un dito: gesto universale di accusa, memoria, e al tempo stesso protezione. Qui il dito diventa simbolo di resistenza culturale e umanità, una chiamata a riconoscere e difendere i diritti di tutte le persone, senza distinzione.
"Nessuno sarà dimenticato. Nessun amore è un crimine."
Questa è la potente eredità di La Madonna degli Omosessuali, un’opera che fa della memoria il primo passo verso la libertà e la giustizia.

Raffaele Ciotola: Pioniere dell'Arte Contemporanea e Sociale
Raffaele Ciotola è un rinomato artista napoletano, nato il 17 ottobre 1964, che si distingue nel panorama dell'arte contemporanea per la sua capacità unica di fondere innovazione estetica e impegno sociale. La sua carriera si è affermata per l'approccio rivoluzionario, capace di ridisegnare i confini dell'arte moderna e di esplorare temi cruciali come l'inclusione, i diritti civili e la giustizia sociale. Le sue opere, di forte impatto emotivo e visivo, comunicano messaggi universali che invitano alla riflessione e al cambiamento.
Formazione e Influenze Artistiche
Ciotola non è un autodidatta, ma un Maestro d'Arte che ha ricevuto una solida formazione accademica. Dopo aver conseguito la Maturità Artistica, si è distinto per la sua passione per la musica, approfondendo lo studio del bel canto (compimento inferiore - tenore) al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, che ha arricchito ulteriormente la sua visione artistica e la sua capacità espressiva. La sua formazione formale e le esperienze accademiche, unite alla sua sensibilità, gli permettono di esplorare e manipolare diversi linguaggi artistici, combinando in modo unico tradizione e innovazione. Le sue influenze artistiche spaziano dall'arte classica napoletana alle avanguardie internazionali, in un dialogo continuo tra il passato e il presente. Questo approccio gli consente di confrontarsi con le sfide sociali e politiche contemporanee, utilizzando l'arte come potente strumento di comunicazione per sensibilizzare e promuovere il cambiamento.
Impegno Sociale e Creatività
Raffaele Ciotola ha sempre concepito l'arte non solo come una forma di espressione estetica, ma come un mezzo di riflessione sociale. Le sue opere non sono mai state semplici rappresentazioni visive, ma piuttosto manifestazioni di un pensiero critico che esplora le dinamiche di potere, le disparità sociali e la necessità di inclusività. Con un linguaggio visivo originale e audace, ha saputo catturare l'attenzione del pubblico, creando opere che sono al contempo provocatorie e di grande bellezza.
Ciotola ha dimostrato come l'arte possa essere un veicolo potente per comunicare valori umani universali e stimolare il dialogo su temi sociali rilevanti. Grazie alla sua formazione e alla sua visione, il Maestro riesce a trasmettere attraverso ogni sua creazione il suo impegno verso la società, facendo in modo che ogni opera diventi un simbolo di cambiamento e speranza.
Riconoscimenti e impatto internazionale
Le opere di Raffaele Ciotola hanno ricevuto riconoscimenti in numerosi paesi, con mostre e partecipazioni a eventi di rilevanza internazionale. Le sue esposizioni hanno attratto l’attenzione di critici, galleristi e curatori di musei, consolidando la sua posizione come uno degli artisti italiani più influenti e controversi della sua generazione. Il suo approccio trasgressivo e la sua capacità di stimolare riflessioni profonde su temi di grande attualità fanno di lui una figura di spicco nel mondo dell’arte contemporanea.
Un manifesto di innovazione artistica
Raffaele Ciotola non è solo un artista visivo, ma anche un vero e proprio innovatore culturale. Attraverso la sua arte, affronta tematiche complesse e stimola la discussione pubblica su questioni di diritti civili, equità e giustizia sociale. Le sue opere, ricche di intensità cromatica e di una tecnica chiaroscurale raffinata, creano una sinergia unica tra estetica e contenuto, rendendole accessibili a un vasto pubblico. Ogni opera è un invito alla riflessione, un’esplorazione delle emozioni umane e delle sfide della contemporaneità.